Sentimenti
“L’amore e l’amicizia hanno tre cose in comune. Nascono dallo stesso seme: la stima. Crescono sotto la stessa luce: il rispetto. E per vivere hanno bisogno della stessa linfa: “esserci”. (G. Donadei)
Fra i due, l’amicizia è senz’altro il sentimento più difficile. Mentre l’amore si avvale della spinta “pulsionale” data dall’attrazione erotica, dal desiderio “carnale” dei corpi, l’amicizia si fonda sulla “simpatia” verso l’altro, sulla condivisione di idee, pensieri, emozioni, azioni, che però non passano attraverso i corpi, fanno a meno della passione amorosa.
Nella cultura greca antica l’amicizia era denotata come “filìa”, l’amore come “eros”. L’amicizia è dunque amore “desessualizzato”: tutto ciò che la alimenta è perciò più diretto, disinteressato, non è sospeso dall’aspettativa dell’altro, non è mediato e non è sotteso al piacere libidico.
“Per raro che sia il vero amore, è meno raro della vera amicizia” (F. de La Rochefocauld).
L’amore, che nasce in genere dalla spinta naturale dell’innamoramento (l’attrazione sessuale è potenzialmente onnipresente, facile a sorgere, come i papaveri nei campi…), si evolve nella sottile arte della seduzione continua (secum ducere, condurre a sé), nella sospensione del desiderio e nel suo appagamento, come moto perpetuo.
L’amicizia, al contrario, è più diretta, non guarda per il sottile, può permettersi il lusso dell’autenticità e dell’indiscrezione; dà per scontata la reciproca accettazione e non la coltiva, la rinforza semplicemente con la forza “pura” dell’amore disinteressato verso l’amico.
“Un amico è uno che sa tutto di te e nonostante questo gli piaci” (E. Hubbard).
Quello che può dirti l’amico, spesso non lo permetteresti nemmeno a tua moglie o a tuo marito!
“Amore e amicizia si escludono a vicenda” (J. de la Bruyère).
Mentre l’amore (inteso come rapporto di coppia) può comprendere, in parte, aspetti dell’amicizia, il viceversa è precluso.
Ecco perché l’amicizia fra un uomo e una donna è normalmente difficile; così come è un’eccezione che un precedente amore caratterizzato dalla passione possa poi, con la rottura del rapporto, evolvere in un rapporto di amicizia; perché ciò richiede la capacità matura di tenere a bada l’eros e trasformarlo in amore senza sesso.
Sostanzialmente, l’amore è come un’amicizia imbizzarrita, l’amicizia è un amore domato.
Il corpo desessualizzato rende l’amicizia, paradossalmente, più “corposa”dell’amore stesso.
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Circa l'autore:
Dr. Roberto Calia Psicologo Psicoterapeuta Milano