Ironia

Il potere della risata

“C’è tanta gente che si diverte a far soffrire l’umanità, noi comici dobbiamo soffrire per divertirla. Manda Signore, se puoi, qualcuno su questo mondo capace di far ridere me come io faccio ridere gli altri.” (Totò)

Chi non possiede un po’ di spirito, un sano umorismo, fa più fatica ad affrontare la vita. Possedere ironia, capacità di far ridere e ridere di se stessi, non è da tutti. Ma ridere sì, è una risorsa per tutti.
Il sorriso è una sorgente inesauribile. Un linguaggio universale a cui tutti possiamo accedere e con cui tutti possiamo comunicare.
“Con l’ironia possiamo dire di tutto, persino la verità”, diceva Freud.
L’umorismo è uno strumento sociale, un codice comune per rendere relazionali anche aspetti comunemente inibiti dai modelli sociali (ad esempio pulsioni erotiche o aggressive). L’umorismo si serve del paradosso, e il paradosso è una scorciatoia per arrivare a comprendere la realtà.

La cultura contemporanea identifica la maturità con la seriosità, pertanto una persona matura dovrebbe coincidere con uomo triste e barboso. Che orrore, e che errore!
Molti adulti hanno la maschera della serietà, perché sono rimasti fondamentalmente i bambini infelici che furono e che negano disperatamente di essere ancora. La loro imperturbabilità è lo specchio del livore e dell’invidia che hanno verso gli altri e la vita in generale.
“Chi non sa ridere non è una persona seria” (F. Chopin).
Chi non è dotato di ironia si perde qualcosa di essenziale per la sua salute mentale. Se siete troppo seri, vuol dire che siete mentalmente bloccati, non è pervio il flusso energetico della vostra mente, che dalle emozioni e dai sentimenti porta alle idee, ai pensieri e alla creatività.

L’umorismo è la via più rapida e gioiosa per accelerare questo processo. Se riuscite a ridere di una cosa, allora potete anche cambiarla, a vostro vantaggio.
L’umorismo più riuscito è quello che fa ridere per pochi secondi e pensare molti minuti.
È il più sano ed elevato meccanismo psicologico di difesa di cui disponiamo. Ha il potere di oltrepassare difese strenue e smuovere pesanti resistenze. Supera le barriere difensive della morale, consentendo una irruzione parziale e socialmente accettabile agli impulsi sottostanti, in genere aggressivi o sessuali. Non a caso le battute migliori hanno come tema il sesso o lo sberleffo verso qualcuno.
Vivere indubbiamente richiede coraggio, specie in fasi come quella che attraversiamo (“epoca di passioni tristi”, l’ha definita uno psicoanalista). Ed è un atto veramente eroico riuscire a mantenere il buon umore e il sorriso sulle labbra oggi.

“Il sorriso, permette all’anima di respirare” (F. Caramagna).

Parlo di ridere, ridere manifestamente, non semplicemente sorridere, spesso pure malinconicamente. E soprattutto ridere non è sogghignare sarcasticamente, che invece alimenta animosità e risentimento. Riso gioioso, dunque, non amaro…
Chi non sa ridere di se stesso e degli altri, e non sa apprezzare una sana ironia (cosa diversa dal sarcasmo, che invece denota sadismo e rabbia malcelati), perde l’opportunità che la vita regala per rendere più leggera la nostra esistenza, quel tanto che occorre, gratuitamente e spontaneamente.

La Persona vera all’opposto ha conservato un bambino sano dentro di sé e può permettersi di godere gioiosamente delle cose semplici. È un segno positivo di risveglio mentale quando finalmente un individuo serioso comincia a sorridere.

La battuta di spirito

Una battuta di spirito abbatte mille barriere, supera corazze morali, ideologiche, personali. In un solo colpo, contestualmente sia in chi fa ridere, sia in chi ride, catalizza energie che dal profondo possono riemergere alla luce. E risuonare finalmente nella risata liberatoria.

Ridere insieme è la più sottile e gioiosa forma di comunicazione. È un veicolo che può far scivolare con sublime leggerezza le persone ad una maggiore complicità e intimità.
L’ironia, l’autoironia specialmente, è una risorsa fondamentale per impattare le avversità della vita e per difendersi in modo sano di fronte agli ostacoli.
La risata è il miglior antidepressivo che conosco, un farmaco naturale che si può assumere smoderatamente. Non occorre ricetta e non si paga neppure il ticket. L’uso prolungato non crea assuefazione e non ha controindicazioni. Zero effetti collaterali, zero costi.
La capacità di ridere non va mai persa. Nonostante tutto, conservare un po’ di ironia è uno strumento di resilienza inesauribile.
“Non prendere la vita troppo sul serio. Non potrai mai uscirne vivo” (E. Hubbard).

Ci sono tuttavia individui allergici all’umorismo, che reagiscono negativamente non appena ne vengono a contatto. Sono persone rigide a lasciarsi andare e ad accogliere il desiderio liberatorio comune (di chi ride e di chi fa ridere).
Per questi, l’estrema speranza è forse un bagno nelle vasche di Lourdes. Se guariscono il miracolo è per loro, se annegano, il miracolo è per noi!…
“Ogni sublime umorismo comincia con la rinuncia dell’uomo a prendere sul serio la propria persona.” (H. Hesse)
L’ironia è la più potente alchimia sociale che conosciamo. Usa l’intuito, aguzza l’intelligenza e ti insegna ad affrontare le cose ridendosi sopra, piuttosto che piangersi addosso.

0

Circa l'autore:

Dr. Roberto Calia Psicologo Psicoterapeuta Milano
  Post correlati

Aggiungi un commento


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.