Al centro di sé
“Se l’uovo si rompe a causa di una forza esterna, la vita finisce.
Se si rompe a causa di una forza interna, la vita inizia.
Le grandi cose iniziano sempre dall’interno.”
Questa metafora rappresenta bene il nucleo più profondo del Sé, la parte più intima ed originaria di ogni persona.
Questa parte è come il tuorlo dell’uovo, è la parte più ricca e potenzialmente vitale.
Se il bambino è stato oggetto di cure “sufficientemente adeguate” (Winnicott) nelle diverse tappe dello sviluppo, questa parte rappresenta il nucleo essenziale della Persona, la “base sicura” (Bowlby) cui ognuno può attingere autonomamente per proteggersi e per esprimere la propria creatività.
È il nucleo schizoide del Sé che – nonostante tanta psichiatria non lo comprenda affatto – è del tutto sano ed anzi essenziale per assicurare un apporto alle altre parti della nostra personalità.
Quando questo “piccolo mondo interno” funziona invece come “rifugio protettivo” per un Sé percepito come infantile, impaurito, regredito, a causa di deficit nell’amore primario (della madre prima e del padre dopo), smette di essere la fonte di benessere e creatività, per essere il “luogo privato” dove il nostro bambino interiore, ferito, infelice e piagnucoloso, si ripiega difensivamente da quelle che lui percepisce come continue minacce esterne alla sua incolumità psichica.
Il mondo, da possibile scenario di rappresentazione della proria creatività, diventa invece un teatro pieno di pericoli per la propria fragile coesione e integrità.
Riparare questo “difetto fondamentale” è difficile.
Bisogna conquistare, con molta pazienza ed empatia, la fiducia del bambino impaurito, per stanarlo ed accompagnarlo, mano nella mano, ad affacciarsi alla vita.
Un gradino alla volta, può risalire dalla stanza segreta dove si è rifugiato, nella quale nonostante tutto, non trova pace.
Impara così che il mondo non è così tanto minaccioso, non più di quanto non lo sia per tutti, e che i “mostri” che vedeva dappertutto sono in realtà compagni della medesima avventura, che hanno semplicemente imparato prima di lui che non c’è alcun segreto magico da imparare che ti possa dare sicurezza una volta per tutte.
Nella vita non c’è trucco né inganno: ognuno impara a proprie spese ad affrontare la vita, contando essenzialmente su se stesso.
Nessun maestro, nessun guru, nessun terapeuta ti insegna altro che questo.
“Se incontri per strada il Buddha uccidilo”, dice un detto zen: il segreto è che non c’è nessun segreto da imparare.
Una volta accompagnato fino all’angolo della strada, tocca a te svoltare e proseguire fiducioso il tuo cammino.
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Circa l'autore:
Dr. Roberto Calia Psicologo Psicoterapeuta Milano