I sogni son desideri
“Abbiamo tutti le nostre macchine del tempo.
Alcune ci riportano indietro, e si chiamano ricordi.
Alcune ci portano avanti, e si chiamano sogni.”
(J. Irons)
I sogni sono sempre la rappresentazione della nostra realtà interna, anche la più nascosta, spesso sconosciuta a noi stessi.
Tutto ciò che si esprime nel sogno ci appartiene, dai residui diurni che lo hanno stimolato, ai significati simbolici che si intrecciano, spesso in un apparente non senso.
I sogni svolgono la funzione di comunicazione interiore, qualcosa che il nostro inconscio ci vuol dire: un desiderio profondo che forse stentiamo ad accogliere nella nostra vita cosciente.
Il desiderio è il più potente motore che muove il mondo.
Sta a noi coglierlo ed interpretarlo nel suo significato e nel suo messaggio.
Guai dunque a smettere di sognare, perché il sogno rappresenta una via privilegiata di accesso alla nostra interiorità più autentica.
Ma i sogni non bastano. È solo nella realtà che i sogni possono concretizzarsi, nella realtà di tutti i giorni i desideri possono diventare azioni.
Per realizzare i nostri sogni dobbiamo rischiare, dobbiamo provare a realizzare (rendere reale) le cose in cui crediamo.
È quindi indispensabile … svegliarsi!
Per vivere appieno la nostra vita, per realizzare i nostri sogni occorre dunque agire nella realtà, attingendo a tutto ciò che c’è da sapere, nel solo luogo dove si trova relegato: dentro noi stessi!
“I sogni diventano realtà attraverso l’azione. Dalle azioni scaturiscono nuovi sogni, e da questa interdipendenza nasce la più alta forma di esistenza.” (A. Nin)
Non ci riferiamo evidentemente solo ai sogni notturni, che pure hanno un loro significato.
Ci riferiamo alle aspirazioni, alle mete che ci piacerebbe raggiungere.
Di buone intenzioni, è pieno il mondo. Non basta l’idea, il desiderio di una cosa perché si realizzi.
È solo attraverso l’azione che il pensiero può avere un potere creativo. Attraverso i fatti, i comportamenti, le azioni concrete, il seme del desiderio diviene “atto”, esprimendo così tutta la sua “potenza” trasformativa.
La realizzazione dei desideri
“Sognatore è chi trova la sua via alla luce della luna, correndo il rischio di essere punito perché vede l’alba prima degli altri.”(O. Wilde)
Una volta un uomo chiese a Dio un fiore e una farfalla. Ma Dio gli diede un cactus e una larva.
L’uomo si chiese cosa avesse sbagliato nella richiesta. Allora concluse: “con tanta gente che prega!…”. E decise di non domandare più niente.
Passato qualche tempo, con grande sorpresa, vide che dallo spinoso cactus era nato un bel fiore.
E la orribile larva si era trasformata in una bellissima farfalla.
Capì allora che Dio agisce sempre secondo un tempo e un senso che non sono i nostri.
Se hai chiesto una cosa e ne hai ricevuto un’altra, ci sarà una “ragione”. Non sempre quello che credi di desiderare, è ciò necessiti realmente.
Anche se ai tuoi occhi sembra tutto sbagliato, la vita è diversa da quello che appare.
Fa’ dunque affidamento al Creato e aspetta di cogliere il Senso. Riponi fiducia in te stesso. Conta sulle tue capacità. Prenditi cura di te e delle persone a cui tieni. Credi in te stesso e nella possibilità di realizzare i tuoi sogni.
Quando sarai più consapevole, nella realtà vera i sogni smettono di essere illusioni e possono diventare eventi concreti. Punta sempre in alto, la vita aggiusterà il tiro.
Se sei rimasto aderente alle tue legittime aspettative, non rischierai di ritrovarti nel vuoto della disillusione.
Ogni cosa “vera” che realizzi con i tuoi talenti e le tue fatiche è sempre migliore, più gratificante di qualunque sfavillante fantasia.
Prima di chiedere a Dio, devi sapere chi sei e cosa veramente vuoi, al di là delle paure e delle false convinzioni. Non implorare inutilmente Dio di toglierti un ostacolo, un dolore, una “prova” che, forse, il Creato stesso ti ha messo davanti per imparare a conoscere te stesso e credere nella vita.
La spina di oggi, sarà il fiore di domani! (rielaborazione personale di una storia popolare).
“Forse c’è qualcosa di peggio dei sogni svaniti: è perdere la voglia di sognare ancora.” (S. Freud)
Il contrario del sogno non è la realtà. Ad ostacolare i sogni c’è la paura.
È la paura che impedisce di realizzare i desideri, di vederli con chiarezza di giorno e non in modo “allucinato” di notte, come diceva Freud.
E alla base di tutte le paure, la “madre” di tutte le paure, c’è esattamente la “paura di non farcela”, di non esserne capaci, di fallire.
Non c’è niente da fare: per realizzare i sogni, bisogna svegliarsi.
E per essere lucidi, coscienti e determinati in questa realtà ci vuole coraggio!
“Sognare attesta in tutti gli uomini un potere creativo, che se fosse disponibile in veglia, farebbe di ogni uomo un Dante o uno Shakespeare” (H.F. Hedge).
Sognatori
“Un tale fece un brutto sogno. Stava per essere mangiato da un terribile mostro.
Disperato, supplicava il mostro: “Ti prego risparmiami! Ti prego lasciami libero!”
E il mostro ringhiando gli rispose: “Non so se lo posso fare: il sogno è il tuo!”
(Osho)
Il sogno è il teatro dove il sognatore è allo stesso tempo sia la scena, l’attore, il suggeritore, il direttore di scena, il manager, l’autore, il pubblico e il critico (C.G. Jung).
Quando sentiamo il bisogno di raccontare ad altri i nostri sogni (ad esempio in analisi o ad amici o familiari), c’è un ulteriore significato relazionale che va colto ed elaborato, insieme al nostro interlocutore.
Se sogni di cambiare il mondo da solo, è solo un sogno.
Se condividi il tuo sogno, insieme può essere l’inizio di una nuova realtà.
“L’uomo che non è capace di sognare è un povero diavolo.” (T. Borge)
L’uomo che è capace di sognare e lotta per trasformare i sogni in realtà è un rivoluzionario.
L’uomo che ha imparato ad amare e fa dell’amore lo scopo ultimo della vita è anch’egli un rivoluzionario.
Il rivoluzionario è quindi un sognatore e un amante, ma è soprattutto un poeta perché “non si può essere rivoluzionari senza lacrime negli occhi e senza tenerezza nelle mani.”
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Circa l'autore:
Dr. Roberto Calia Psicologo Psicoterapeuta Milano