MAG
Persone non malattie
“Se a me fanno vedere il mio DNA, io non mi riconosco, non mi vedo, non mi identifico.” (U. Galimberti)
La medicina si è assunta la sfida di prolungare indefinitamente la vita umana. Perseguendo una illusoria promessa di immortalità, in nome della prevenzione delle malattie ci impone un percorso continuo di esami, visite, controlli, oltreché di comportamenti morigerati, dominati costantemente dal timore di ammalarsi.
“Per non farci morire di malattia, la medicina rischia di farci morire di paura” (R. ...
NOV
Guru e maestri
“Non si può insegnare niente ad un uomo: si può solo aiutarlo a trovare la risposta dentro se stesso.”
(G. Galilei)
In ogni epoca della civiltà ci sono stati individui particolari, che hanno assunto di volta in volta il ruolo di soccorritore, di guaritore, di guida cui gli altri uomini si rivolgono per consiglio.
Ognuno di questi è il prodotto delle esigenze del suo tempo, spende la sua funzione per un momento storico, poi viene superato; e dalle sue ...
GEN
La cura dell’anima
“Dio disse: ama i tuoi nemici. Io obbedii e amai me stesso”
(K. Gibran)
Il mondo non sta sprofondando per mancanza di risorse materiali. Non ancora perlomeno.
Le potenzialità umane non sono mai state così imponenti, come nell’attuale fase dello sviluppo umano, grazie alle conoscenze ed alla tecnologia praticamente illimitate, che sarebbero in grado di risolvere tutti i problemi materiali della condizione umana e produrre benessere per tutti. Era stata anche la promessa dell’ONU per gli anni 2000.
È invece il ...
GEN
La coda del pavone
Masochismo e narcisismo sono gemelli siamesi.
“Guarda quel nanerottolo che sfida boriosamente quel gigante!”
“Che presuntuoso!”
“Che masochista, direi!”
(D. Lopez)
Il narcisista è SEMPRE un nanerottolo: l’ipertrofia di sé è semplicemente un gioco di prestigio per credersi un gigante.
Il guaio è che oltre ad ingannare gli altri, inganna anche se stesso, crede cioè effettivamente di essere “grande”.
Il masochismo che lo accompagna deriva dalla fatica che fa ad esporsi in battaglie ed imprese sempre più ...
APR
Amore degli altri e stima di sé
Io ammiro voi cristiani: quando vedete qualcuno che ha fame e sete, voi vedete Gesù.
Quando visitate qualcuno che è in prigione o che è malato voi fate visita a Gesù.
Quando accogliete uno straniero o vestite quelli che sono nudi, voi vedete Gesù.(..)
Io trovo tutto questo molto bello, ma quello che non capisco è che voi non vedete Gesù nella vostra stessa povertà.
Perché Gesù è sempre nel povero al di fuori ...
LUG
Al centro di sé
“Se l’uovo si rompe a causa di una forza esterna, la vita finisce.
Se si rompe a causa di una forza interna, la vita inizia.
Le grandi cose iniziano sempre dall’interno.”
Questa metafora rappresenta bene il nucleo più profondo del Sé, la parte più intima ed originaria di ogni persona.
Questa parte è come il tuorlo dell’uovo, è la parte più ricca e potenzialmente vitale.
Se il bambino è stato oggetto di cure “sufficientemente adeguate” (Winnicott) nelle diverse tappe ...
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Senso o colpa?
“Coloro che soffrono di senso di colpa hanno in generale una inibizione dell’orgoglio.
Essi si sentono in colpa proprio verso quelle persone che dovrebbero, al contrario, disprezzare.”
(D. Lopez)
Il senso di colpa, che è quasi sempre in assenza di una reale colpa, errore o mancanza verso qualcuno, rovina la vita di molte persone.
Si insinua subdolo, precocemente nella nostra vita, agisce in tutto ciò che facciamo o progettiamo.
Anche il semplice pensiero di poter sbagliare si prefigura come ...
GIU
Il senso della vita
Il tuo compito è scoprire qual’è il tuo compito
e dedicartici con tutto il tuo cuore.
(Buddha)
Nessuno oggi sembra occupato (né pre-occupato) a cercare lo scopo della propria vita, il senso vero della propria esistenza personale.
Anche laddove c’è malessere e disagio psicologico, il desiderio si spinge al massimo a liberarsi dei sintomi e della sofferenza.
Non si avverte alcuna necessità di ri-trovare un senso, ma tutto al più solo l’intenzione di recuperare le “forze” per affrontare ...
GIU
Persone non malattie
“Se a me fanno vedere il mio DNA, io non mi riconosco, non mi vedo, non mi identifico.”
(U. Galimberti)
La medicina si è assunta la sfida di prolungare indefinitamente la vita umana. Perseguendo una strisciante illusoria promessa di “immortalità”, in nome della “prevenzione delle malattie” ci impone un percorso continuo di esami, visite, controlli, oltreché di comportamenti morigerati, dominati costantemente dal timore di ammalarsi.
“Per non farci morire di malattia, la medicina rischia di farci morire di paura” ...
MAG